Riduzione TARI fino all’80% per la mancata erogazione dei servizi, causa i lockdown. Compensazione del restante con la vendita delle “materie differenziate di qualità”.

L’Associazione Filiere Virtuose: «la Legge 147/2013 e s.m.i. all’art. 1 comma 656) prescrive che “la TARI è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti,...nonché di interruzione del servizio per motivi...imprevedibili di impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone”. In accordo con l’Assessorato regionale di competenza, abbiamo promosso presso tutti i Comuni regionali e le Associazioni di categoria l’applicazione delle norme segnalate e l’invito ad aderire al Progetto nonché alla Legge regionale 45/2020 “Filiere Virtuose, Energia ed Eco-Sostenibilità” (artt. 7 e 10 commi 2) e 8) che permettono, in primis alle utenze non-domestiche danneggiate dai continui lockdown, una concreta riduzione importante dei costi della tassa sui rifiuti, compensando la percentuale restante anche con la compravendita delle materie differenziate di qualità».


Maurizio Rampazzo

A inizio anno 2021 avevamo già previsto il problema a cui tutti gli esercenti e tutte le P.IVA andavano incontro con l’aggravarsi della pandemia e i continui lockdown e lo abbiamo segnalato all’Assessore regionale di competenza Nicola Campitelli che si è dimostrato sensibile al problema evidenziato e dialogante nel condividere la soluzione da noi proposta più che fattiva e del tutto conforme alle Leggi vigenti — spiega Maurizio Rampazzo Vice-Presidente dell’Associazione proponente Filiere Virtuose.

Ci siamo pertanto preoccupati di informare tutti i Comuni regionali e le Associazioni di categorie sui procedimenti da adottare al fine di avviare gli accordi utili che, strutturati secondo il nostro procedimento, non penalizzano nessuna delle Parti coinvolte: utenze non-domestiche (ristoratori, commercianti, P.IVA in genere), le società di servizi R.D. rifiuti e i Comuni.

Va chiarito che c’é una vecchia anomalia causata da un vizio di forma ancora in uso, sulla mancata conformità alla norma specifica vigente (D.P.R. 158/1999) per la corretta modulazione della tariffa sui rifiuti che in realtà prevede due quote che la costituiscono — una “parte fissa” e una “parte variabile” — e il valore di quest’ultima è suscettibile alla quantità di rifiuti che il singolo utente conferisce. E quindi se non c’è conferimento, perché chiusi, non può esserci parte variabile.

Appare pertanto chiaro che la difficoltà di ridurre i costi della tassa TARI da parte degli Enti nonostante le mancate attività degli esercizi e quindi della produzione e conferimento dei rifiuti causa i lockdown, sta solo nell’anomalia dell’attuale gestione che continua ad essere retaggio della vecchia tassa TARSU che applicava un costo unitario per categoria di utenza indipendentemente da quanto conferivi quindi escludendo completamente il vantaggio prescritto dalla norma del 1999 di costi minori a favore dei Cittadini virtuosi. Grazie al Progetto delle Filiere Virtuose e alla Legge regionale specifica, la nostra Associazione promuove un miglioramento sia della gestione dei beni di scarto giornalieri (post-consumo o di lavorazione) — che non diventeranno mai più rifiuti bensì materie di qualità vergini che le utenze potranno vendere — sia per l’applicazione alla lettera delle agevolazioni delle suddette norme citate L. 147/2013 e il D.P.R. 158/1999, ribadito anche dall’ARERA nella Delibera 158/2020/R/RIF.


«CHI MENO INQUINA, MENO PAGA»...


La tassa di servizio gestione R.D. rifiuti TARI — continua Rampazzo — è dovuta ai sensi del principio «chi inquina, paga» ed è pertanto riconosciuta condizione virtuosa «chi meno inquina, meno paga».

L’equazione diventa ulteriormente vantaggiosa quando, non solo non si inquina e quindi non ci sono oneri, ma anche quando si sono predisposti i propri beni di scarto giornalieri non più come rifiuti ma come materie differenziate di qualità ossia: come materie vergini, pronte per essere vendute per il loro riciclo diretto. Pertanto a favore di tutte le utenze non-domestiche che sono rimaste chiuse totalmente o parzialmente — causa i continui lockdown di cui al momento non se ne vede la fine — aderendo ai Comitati attuatori regionali le Filiere Virtuose (uno per ciascun Comune), possono richiedere il riconoscimento della riduzione della tassa sui rifiuti TARI fino all’80% e compensare il restante 20% anche con la vendita delle proprie materie differenziate di qualità.

Data l’eterogeneità delle casistiche, sono state previste almeno tre condizioni da adottare fermo restando aumentarle nel caso se ne presentino di nuove, viste le continue novità delle restrizioni finora operate.


IN CASO DI CHIUSURA TOTALE E CONTINUATIVA...


Dopo aver dimostrato l’effettiva chiusura totale attraverso la presentazione di una stampa dei dati mensili di attività per le fatture elettroniche e/o i corrispettivi (es. scontrini) emessi consultando il Portale Internet SDI (Sistema di Interscambio) gestito dall’Ag. delle Entrate, l’esercente può richiedere l’applicazione della riduzione ai sensi delle norme citate che sarà fino all’80% se non c’è stata attività. Il restante 20% potrà essere pagato attraverso due opzioni:

- a compensazione con la vendita delle proprie materie differenziate di qualità che verranno, di volta in volta alle aperture, pesate presso gli eco-centri/point previsti riconoscendo il contro valore calmierato;

- oppure attraverso pagamento economico diretto o rateizzato fino alla fine dell’anno.


IN CASO DI CHIUSURA PARZIALE DISCONTINUA E MANTENIMENTO ATTIVITA’ IN MODALITA’ RIDOTTA...


Attraverso la stampa del SDI dei dai mensili delle fatture elettroniche e/o dei corrispettivi emessi, la riduzione sarà a partire dal 80% ai sensi delle norme vigenti ma escludendo il 10% per ogni 3 mesi di attività verificata quale sommatoria dei giorni di apertura.

Il limite minimo di riduzione garantito è comunque tra il 40-50%. Restano le stesse opzioni di pagamento per la percentuale a differenza.


IN CASO DI APERTURA CONTINUATIVA E MANTENIMENTO ATTIVITA’ IN MODALITA’ RIDOTTA...


La riduzione verrà concordata tra le Parti (utenza, concessionaria servizio R.D. rifiuti, Comune, Associazione F.V.) caso per caso in applicazione di un range compreso tra il 15-30%.


COSTITUISCI IL COMITATO DEI CITTADINI VIRTUOSI NEL TUO

COMUNE DI PERTINENZA E AVVIA SUBITO LE "FILIERE VIRTUOSE"!

 

Costituiti i Comitati locali L.C.B.C. dei Comuni di Chieti e Montesilvano per avviare subito le attività prescritte dalla Legge regionale L.R. 45/2020 artt. 7 e 10 a favore delle rispettive utenze, domestiche e non-domestiche, che hanno formalmente aderito. L’Associazione Filiere Virtuose apre le trattative con i rispettivi Comuni e le società dei servizi R.D. rifiuti per concordare le riduzioni di Legge della TARI da riconoscere a favore delle utenze virtuose.


Basta scrivere alla email info@filierevirtuoseitalia.it o telefonare allo 334.1869146 per richiedere le modalità per costituire i Comitati locali dei Cittadini virtuosi presso il proprio Comune di pertinenza oppure l’iscrizione agli stessi, se già esistenti, per aderite al procedimento di riduzione della TARI fino all’80% per gli anni 2020-2021 e anche per i successivi, grazie alla compravendita delle materie di qualità (non più rifiuti) differenziate “a monte” dalle stesse suddette utenze virtuose. Il procedimento vede l’applicazione di norme nazionali e della nuova Legge regionale L.R. 45/2020 artt. 7 e 10. 


Katia Leone

Dopo circa 1 anno e mezzo di restrizioni e blocco delle attività, la maggior parte delle imprese ed gli esercizi presenti sul territorio teatino sono alla canna del gas — spiega il Presidente Katia Leone del Comitato attuatore LCBC del Comune di Chieti — e pretendere che si paghi anche la tassa TARI al costo integrale per servizi che non si son potuti erogare continuativamente per i continui lockdown emessi dallo Stato attraverso il Ministero della Sanità, è una contraddizione palese che alimenta il malcontento di tutti i chietini danneggiati.

Per questo abbiamo richiesto al Sindaco Dott. Diego Ferrara, che si è mostrato subito dialogante, di dare avvio delle iniziative prescritte dalla Legge regionale a favore delle utenze domestiche e non-domestiche, soprattutto in risposta ai gravi disagi degli esercenti per la mancata attività.

Ribadiamo pertanto la piena collaborazione con l’Amministrazione comunale per risolvere al meglio e ai sensi delle norme vigenti, tutte le problematiche in essere evitando penalizzazioni ulteriori.


Loris Di Filippo

Come appartenente alle ultime generazioni, aderire ad un Progetto cosi importante quale modello di rilancio dell’economia della Regione Abruzzo (e non solo), attraverso semplici buone pratiche ambientali è stato per noi prioritario ed entusiasmante — interviene l’Avv. Loris Di Filippo Presidente del Comitato attuatore LCBC del Comune di Montesilvano. Il Progetto Filiere Virtuose, Energia ed Eco-Sostenibilità ha anticipato di oltre 10 anni i recenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 promossi dalla nuova Commissione europea (Rapporto Asvis 2019) e recepiti dal Governo per il rilancio di un piano di riconversione ecologica industriale (Green New Deal) basato proprio su quanto il suddetto Progetto e la nuova Legge regionale prescrivono per un efficientamento e una democrazia energetica, nonché per una economia circolare e una industria green 4.0.

Per cui massimo impegno nel promuoverlo collaborando con l’Amministrazione comunale e coinvolgendo tutti i nostri concittadini di Montesilvano che sicuramente hanno le stesse nostre convinzioni e l’interesse ad un miglioramento oltre che della qualità della vita anche, soprattutto di questi tempi, della ricchezza procapite dei montesilvanesi e degli abruzzesi tutti.

 

Richiedi subito informazioni per l’adesione o per la costituzione del Comitato locale!

info@filierevirtuoseitalia.it — 334.1869146


PRINCIPALI VANTAGGI DELLE FILIERE VIRTUOSE, ENERGIA ED ECO-SOSTENIBILITA'


Per le utenze (domestiche e non) costituenti il Comitato locale attuatore dei Cittadini virtuosi:

  • grazie all'RDQ/MPSO-R, azzeramento della produzione di rifiuti e dell’indifferenziato;
  • predisposizione “a monte” dei propri beni di scarto in materie di qualità (MPSO-R) da vendere come materie vergini pronte al riciclo diretto;
  • riduzione della tassa sui rifiuti TARI, per la parte variabile, fino all’80%;
  • ciascun Comitato regionale costituisce una comunità energetica di Prosumer che può auto-produrre energia elettrica e idrogeno per auto-consumo e vendita dei surplus alle stesse utenze non-domestiche associate;
  • grazie alle compravendita delle materie di qualità e delle energie, ciascun Comitato regionale può creare un Fondo economico collettivo annuo come Crowdfunding a disposizione di opere programmate dallo stesso Comitato (salvaguardia ambientale, cultura e scuola, sociale, mobilità ed energia,...), o per azionariato all'apertura di nuove eco-imprese sul proprio territorio comunale.

Per i Comuni, all’aumentare delle adesioni delle utenze virtuose per l’RDQ/MPSO-R:

  • riduzione fino all’azzeramento della produzione dei rifiuti e dell’indifferenziato;
  • riduzione o esclusione della sanzione per i mancati minimi di RD (min. 65%) poiché all’aumento del recupero con l’RDQ la percentuale cresce, con adesione di tutte le utenze, fino a circa il 98,8% (dati ISPRA);
  • in accordo con i Cittadini virtuosi, compensazione di eventuali debiti a bilancio con la concessionaria di gestione RD grazie al maggior valore commerciale delle materie di qualità, come materie vergini.

Per la Regione Abruzzo:

  • prima regione d’Italia verso una riduzione concreta dei costi generali di gestione rifiuti perché non più prodotti e progressivo aumento della percentuale di recupero (fino al 98,8%), oggi ancora troppo bassa nonostante la presenza sul territorio di alcuni Comuni ricicloni.

Per le società acquirenti:

  • se concessionari della gestione dell’RD rifiuti — attività di recupero programmata per una, max due volte, al mese invece che giornaliera e maggiore quantità di materie di qualità recuperate pronte per essere vendute come materie vergini;
  • se start-up o eco-imprese riqualificate — approvvigionamento di energia e di materie di qualità al pari delle vergini a km zero a costi molto convenienti per essere più competitivi sul mercato interno e l’export.

© A.F.V.